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  • Immagine del redattoreGioia Simoni

A cosa serve il Biofeedback - parte III

Il Biofeedback quale trattamento di importanza fondamentale nelle disfunzioni oro-facciali.

Pensare di riabilitare l’occlusione (che sia mediante ortodonzia o con protesi) senza rieducare anche la componente muscolare, comporta quasi sempre un risultato non ottimale, non duraturo e talvolta anche non utile al paziente. Grande importanza ha muscolatura e le relative contratture causate dallo stress: è essa che rende possibili i movimenti del corpo così come quelli del viso. Vediamo ora quali sono i principali muscoli del viso utili nella riabilitazione considerando sempre che il bite inferiore è un fedele compagno di rieducazione, utilizzato in contemporanea alla rieducazione con Biofeedback.


Le cefalee muscolo tensive

Quando si trattano le cefalee muscolo tensive, i muscoli da rieducare sono principalmente i masseteri, temporali e spesso i frontali. Si utilizza l’elettromiografo di superficie con sensori cutanei che non creano alcun disagio al paziente.

Meglio far sedere la persona (così da escludere eventuali interferenze posturali e tensive derivanti dalla postura eretta). Essa ha davanti a sé un monitor che restituisce in forma di grafico, suono o animazione, lo stato della propria muscolatura momento per momento. Insegno così a percepire la propria muscolatura, sia nello stato di riposo che in quello attivo (movimenti del capo, della mandibola, della lingua, serramento, masticazione…).


La persona deve sentirsi sicura, accolta e compresa

La stanza in cui si esegue la riabilitazione deve essere confortevole, silenziosa quando si esegue il rilassamento ma anche ricca di stimoli quando è necessario simulare le situazioni che la persona vive quotidianamente.

Vengono insegnati esercizi di rilassamento, nei casi di marcata tensione muscolare così come di corretta gestione del movimento, quando si è in presenza di asimmetrie (ad esempio nei casi di masticazione monolaterale); gli esercizi insegnati durante la seduta dovranno poi essere ripetuti a casa con costanza e impegno.


Nelle cefalee muscolo tensive un frequente fattore di attivazione del dolore è dato dal serramento dentale frequente e non cosciente nonché dalle para-funzioni messe in atto durante il giorno (mangiare unghie, pellicine, tappi delle penne, matite, mordersi le labbra o le guance…) ma, considerando che gli stessi muscoli si muovono anche durante i processi di masticazione,sarà fondamentale rieducare la persona a masticare da entrambi i lati,utilizzare correttamente il movimento linguale in masticazione ed eliminare ogni postura scorretta del capo e delle spalle. Tutti questi fattori mettono in moto la muscolatura in modo non funzionale e creano tensioni e dolori. Unitamente ai muscoli masseteri e temporali, in questi ultimi casi vengono monitorati anche i sovraioidei.

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